Con Sentenza del 25 luglio scorso la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale l’art. 230-bis, comma 3, del codice civile, nella parte in cui non prevede:
- come familiare, oltre al coniuge, ai parenti entro il terzo grado e agli affini entro il secondo, anche il convivente di fatto;
- come impresa familiare quella cui collabora anche il convivente di fatto.
Inoltre, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 230-ter del codice civile che riconosce al convivente di fatto una tutela significativamente più ridotta.