Dal 1° luglio 2020, la normativa che disciplinava il bonus 80 euro (c.d. bonus Renzi) risulta sostituita.

 

In un'ottica di riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente, dalla busta paga di luglio 2020 sono introdotte due nuove misure di sostegno ai redditi di lavoro dipendente e assimilati, alternative tra loro:

 

1.    la prima misura consiste in un “Trattamento integrativo dei redditi di lavoro dipendente e assimilati”, che continuerà a tradursi in un credito IRPEF e che troverà applicazione per le prestazioni di lavoro rese dal 1° luglio 2020 dai titolari di reddito complessivo annuo non superiore a euro 28.000, con IRPEF lorda (al netto delle altre detrazioni di cui all'art. 13, comma 1, TUIR), positiva.

Il trattamento integrativo previsto, che non concorre alla formazione del reddito imponibile, ammonta a

–    600 euro per l'anno 2020 (semestre luglio-dicembre)

–    1.200 euro a decorrere dall'anno 2021.

 

2.    la seconda misura consiste in una nuova detrazione fiscale che spetterà invece solo per le prestazioni di lavoro rese dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2020 e verrà riconosciuta ai titolari di reddito complessivo compreso tra 28.001 euro e 40.000 euro.

 

Per vedersi applicare le nuove misure, il lavoratore non deve effettuare alcuna operazione particolare, in quanto il Datore di lavoro sostituto d'imposta gli riconoscerà la somma direttamente in busta paga in base a una proiezione del reddito complessivo annuo prodotto.

 

Il lavoratore dovrà invece informare il Datore di lavoro nel caso di sue situazioni personali che incidano sulla spettanza delle misure (es. altra occupazione, reddito da locazione) per non rischiare di dovere restituire, in sede di conguaglio o di presentazione della dichiarazione dei redditi, gli importi non spettanti.