ECONOMIA LOCALE CONVALESCENTE01-09-2021 Un primo bilancio dell'andamento delle vendite negli esercizi commerciali nella nostra zona durante il periodo estivo fa riscontrare un andamento non lineare, con differenze fra settori, singole merceologie o anche località; a quest'ultimo proposito va tenuto in considerazione che un ruolo lo esercita sempre anche l'attrattività delle grandi superfici commerciali, e le conseguenze delle decisioni del passato si fanno sentire, covid o non covid.
Nello specifico delle attività per le quali opera la normativa sui saldi, è confermato quanto già si intravvedeva a inizio stagione circa una perdita di appetibilità di questa opportunità di acquisto, anche per un avvio che è risultato troppo anticipato rispetto alle caratteristiche della stagione.
Da un primo campione di rilevamento l'andamento è tutto sommato soddisfacente, migliore dell'orribile 2020, che compensa però solo in parte gli effetti negativi delle restrizioni che si sono avute nel tempo dovute alla pandemia.
Per questo continuano ad essere fondamentali politiche di sostegno diverse ed aiuti concreti – come il bando recentemente messo in campo dall'Unione dei Comuni della Bassa Romagna - che restituiscano centralità e valore ai negozi, così come sono necessarie le attività che possono essere messe in campo per la promozione e il mantenimento dei consumi sul territorio; su quest'ultimo aspetto saranno importanti le azioni sviluppate dal nuovo Consorzio In Bassa Romagna, nel quale Confcommercio Ascom Lugo è fortemente impegnata insieme alle altre Associazioni d'impresa e ai Presidenti delle reti comunali.
Un andamento discretamente soddisfacente e in linea, finalmente, con le aspettative si registra nel settore della ristorazione, ma anche in questo caso si constatano situazioni diverse, soprattutto in funzione della maggiore o minore disponibilità di spazi all'aperto.
In generale per il periodo che ci attende è di tutta evidenza il collegamento tra contrasto della pandemia, sviluppi della campagna di vaccinazione e progressiva normalizzazione e ripartenza delle attività economiche; come ha detto di recente il Presidente nazionale Carlo Sangalli, il green pass è la logica conseguenza dei vaccini non obbligatori ed è la chiave per rimettere in moto l'economia. Per le imprese non deve però rappresentare un passaggio burocratico in più né tantomeno un costo, sollevando l'imprenditore da qualunque responsabilità che non sia quella di chiedere il green pass.
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