IL JOBS ACT PER GLI AUTONOMI22-06-2017 Il 13 giugno è stata pubblicata in Gazzetta la legge 22 maggio 2017, n. 81 più nota come Jobs Act degli autonomi. Tra le nuove disposizioni vi è l'applicazione degli interessi di mora superati i 30 giorni di mancato pagamento o le tutele contro le clausole e le condotte abusive che consentono di ottenere pagamenti entro 60 giorni.
Alcune rilevanti novità riguardano la disciplina relative alla determinazione del reddito di lavoro autonomo con riguardo alla deducibilità delle spese di formazione e accesso alla formazione permanente (art. 9) e di vitto e alloggio (art. 8).
Le spese per la formazione, obbligatoria in molti ordinamenti professionali, sono ora deducibili nei limiti della spesa annua di 10.000 euro e comprendono le spese per l'iscrizione a master e a corsi di formazione o di aggiornamento professionale nonché le spese di iscrizione a convegni e congressi, comprese quelle di viaggio e soggiorno. Rilevante è il completamento della riforma relativa alla deducibilità delle spese professionali. Fino al 2016 la deducibilità delle spese di vitto e alloggio era in percentuale dei proventi professionali.
Con la riforma, dal 1.01.2017, la deduzione di tali spese di vitto e alloggio, per l'esecuzione di un incarico e addebitate analiticamente in capo al committente, diviene piena per l'esercente arte o professione. L'esenzione prescinde, pertanto, dalla circostanza che le spese siano pagate dal committente o dal lavoratore. E' è previsto che siano irrilevanti, non costituendo reddito in natura, anche le spese diverse da vitto, alloggio e trasporto, relative all'esecuzione di un incarico, ma solo a condizione che le spese sostenute direttamente dal committente. Per altre disposizioni già in vigore sarà necessario attendere l'emanazione di un atto amministrativo: tra queste vi sono le misure che rientrano nell'ambito di operatività della Gestione Separata dell'Inps.
Altre disposizioni, invece, necessitano dell'attuazione entro un anno. Si tratta delle 4 deleghe contenute nella legge: la rimessione di atti pubblici alle professioni organizzate in ordini o collegi, l'ampliamento del raggio di azione nell'ambito del Welfare da parte delle Casse di previdenza dei professionisti, la semplificazione delle norme di sicurezza per gli studi professionali e la riduzione dei requisiti per le prestazioni di maternità e dell'indennità di malattia per gli iscritti alla Gestione Sperata Inps.
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