NATALE 2017: PREMIATE LE VENDITE NEI NEGOZI 'SOTTOCASA'

TRA I REGALI VINCE IL MADE IN ITALY, ALIMENTARI AL PRIMO POSTO
27-12-2017
NATALE 2017: PREMIATE LE VENDITE NEI NEGOZI
L'andamento degli acquisti legati al Natale premia il Made in Italy e la qualità dei negozi tradizionali. I prodotti alimentari tipici del territorio sono i regali più venduti, insieme a maglieria, profumi ed accessori.

uesti in sintesi i dati che emergono dall'indagine sulle vendite del periodo pre-natalizio effettuata da Confcommercio Emilia Romagna, tramite il centro studi Iscom Group, su
un panel di imprese commerciali della nostra regione, del comparto alimentare ed extralimentare (abbigliamento, calzature, accessori, profumeria, oggettistica, giocattoli, ecc.), per monitorare l'andamento delle vendite di questo Natale e gli orientamenti di spesa delle famiglie emiliano-romagnole.

Positivo l'andamento delle prime settimane di dicembre: in base all'indagine il 63% degli operatori intervistati dichiara vendite stabili (48%) o in aumento (15%) rispetto allo scorso anno. In crescita, rispetto al 2016 (dal 12% al 15%), la percentuale degli operatori che dichiarano aumenti delle vendite, con incrementi medi del 13%.

Sono i prodotti alimentari della tradizione a dominare la classifica dei regali più acquistati per questo Natale: nel comparto alimentare il 38% degli operatori dichiara vendite in aumento rispetto allo scorso anno e un altro 38% dichiara comunque un andamento stabile. Tendenza confermata anche per le altre merceologie considerate nell'indagine, dall'abbigliamento ai beni per la persona e per la casa, ai giocattoli: gli operatori dichiarano infatti vendite stabili o in aumento, complessivamente, almeno nel 60% dei casi.

“Questi risultati sono il segnale di un progressivo ritorno alla fiducia da parte delle famiglie – commenta il Direttore Regionale di Confcommercio Emilia Romagna Pietro Fantini – che deve continuare ad essere sostenuta, per tradursi in una ripresa dei consumi stabile e duratura, a partire dalle buone premesse che abbiamo riscontrato nelle prime settimane di dicembre. La grande professionalità e il servizio dei nostri esercizi commerciali di vicinato – prosegue Fantini – sono una risposta concreta alla ricerca di qualità da parte dei consumatori. Per questo ci siamo impegnati, con le Ascom sul territorio, a promuovere gli acquisti natalizi nei negozi “sottocasa”, per sostenere la rete delle piccole attività commerciali che animano le nostre Città e le nostre piazze e che tengono viva la tradizione del Natale”.

Sul fronte dei comportamenti di acquisto dall'indagine emerge un'attenzione ormai consolidata al prezzo da parte della clientela (50% degli operatori) e si conferma la tendenza ad acquistare regali utili (15%) e a ricercare le ultime novità in commercio (lo rileva l'11% degli operatori). Inoltre, per la prima volta dopo alcuni anni, i consumatori stanno ritornando ad acquistare, già a inizio dicembre, non solo regali natalizi, ma anche capi di abbigliamento legati alla stagione.
Grande attenzione per il Made in Italy (50%degli operatori) e la qualità dei prodotti; si torna a cercare il prodotto di marca (22%) e alla moda (20%), mentre cala l'interesse della clientela per i prodotti economici “primo-prezzo” (lo rileva l'8% degli operatori a fronte del 40% dello scorso anno).

“Le famiglie vogliono spendere bene – aggiunge il Direttore Regionale Fantini – e per questo scelgono di affidarsi ai negozi di vicinato per i loro acquisti di qualità. I segnali rilevati nelle prime settimane di dicembre consentono di prevedere un risultato positivo per tutto il periodo, compreso l'ultimo week end di Natale”.

Tra i regali più acquistati, ai primi posti ci sono i prodotti alimentari, in particolare quelli artigianali della tradizione e le ceste natalizie; nell'abbigliamento la maglieria e i capispalla; nei beni per la persona profumi, articoli di bigiotteria ed accessori (meglio se griffati).

In aumento, negli ultimi anni, la spesa pro-capite per il periodo natalizio per gli alimentari (+49% dal 2015 ad oggi), con una spesa media per famiglia che si attesta quest'anno a circa 78 euro. Anche per l'abbigliamento e i beni per la persona si evidenzia un incremento rispetto allo scorso anno, con una spesa media per famiglia pari rispettivamente a 168 euro e 174 euro; per gli altri beni (in particolare oggettistica, giocattoli, libri) la spesa media per famiglia è pari a 106 euro circa.

Per quanto riguarda la propensione degli operatori ad integrare la vendita in negozio con forme di vendita on-line, l'indagine evidenzia che nell'arco degli ultimi cinque anni sta crescendo la percentuale degli operatori di esercizi commerciali tradizionali che fa anche vendita on-line in maniera diretta, tramite sito aziendale o social network.





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