LETTERA APERTA DI CONFCOMMERCIO REGIONALE SULLA MANOVRA FINANZIARIA05-12-2019 In merito alla manovra finanziaria attualmente in discussione, Confcommercio della Regione Emilia-Romagna ha indirizzato al Governo la seguente lettera aperta, inviata a tutte le testate giornalistiche.
“La manovra che il governo Conte si appresta ad approvare si propone un ulteriore incremento delle entrate derivanti dalla lotta all'evasione.
L'Esecutivo per concretizzare questo di per sé giusto obiettivo trasferisce però sulle imprese una serie di gravosi oneri che appesantiranno notevolmente l'organizzazione del lavoro, aumentando i costi di gestione e la complessità operativa.
Il primo degli elementi sul quale vogliamo portare la riflessione riguarda la diffusione della moneta elettronica, con l'obbligo dei pagamenti elettronici (con carte di credito, carte di debito, bancomat e altre forme di pagamento elettronico) per ottenere una detrazione a fine anno e la partecipazione alla lotteria periodica, per quei contribuenti che si saranno registrati nel “Portale Lotteria” dell'Agenzia delle Dogane e Monopoli.
Ribadiamo la richiesta di Confcommercio nazionale che, a più riprese, ha auspicato un significativo abbattimento dei costi di commissione per l'utilizzo della moneta elettronica.
Un secondo elemento riguarda l'investimento necessario per aggiornare i nuovi registratori di cassa alle esigenze della Lotteria, con costi significativi. Non ultimo gli operatori dovranno fare i conti con l'incremento considerevole dell'uso della carta, conseguenza questa deprecabile anche dal punto di vista ambientale. Oneri che si sommano ai recenti investimenti legati all'introduzione della fatturazione elettronica.
Le nuove procedure di caricamento dati causeranno forti difficoltà soprattutto nei momenti in cui le attività vedranno un maggior afflusso di clienti: con tutta evidenza si impone un forte ripensamento. Senza contare che i nuovi registratori di cassa hanno necessità di connessioni telefoniche adeguate e questo non sempre accade anche sul nostro territorio.
Chiediamo che la classe politica a tutti i livelli intervenga, adoperandosi affinché tali assurde previsioni vengano riviste: una normativa così concepita penalizzerebbe ulteriormente l'imprenditoria del paese”.
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