PAESAGGILuogo: Sale espositive Lino Longhi Confcommercio Ascom Lugo
Dal: 08-09-2018 - Al: 07-10-2018
CONFCOMMERCIO ASCOM LUGO E BANCA DI CREDITO COOPERATIVO: Il primo appuntamento con la rassegna 'Ascom Arte 2018/2019'
MIRNA MONTANARI: PAESAGGI Personale dell'artista nelle sale Lino Longhi della Confcommercio di Lugo Nella cornice del Palazzo del Commercio di Lugo (RA) in via Acquacalda 29, viene inaugurata sabato 8 settembre ore 18.30 PAESAGGI, mostra personale di MIRNA MONTANARI. L'esposizione, la prima dei tre appuntamenti di ASCOM ARTE 2018/2019 è curata da Carlo Polgrossi. La lettura delle opere di Mirna Montanari non può risolversi attraverso una semplice analisi di tipo formale - scrive Carlo Polgrossi nell'introduzione del Catalogo che verrà distribuito gratuitamente alla mostra - poiché i suoi dipinti esprimono una complessità logico/figurativa che rimanda direttamente ad una componente di stampo filosofico. Il suo percorso artistico, di rigorosa attualità concettuale, si snoda attraverso un iter di logica kantiana, analitico e dialettico/rappresentativo, che ha per fondamento la conoscenza delle cose in se stesse (realtà) e la capacità di raffigurarle in rapporto alla percezione del sé e del proprio senso estetico. La conoscenza delle cose a cui far riferimento è costituita sostanzialmente dalle due qualità tipiche di un artista: capacità di analisi e raffronto tra realtà oggettiva e soggettiva nonché mezzi adeguati per rappresentarla. L'artista contemporaneo, talmente libero da rimanere sovente impaniato nella propria libertà, ha tuttavia conoscenza in tempo reale di tutto ciò che in arte al mondo si produce e anche per questo, a volte, viene trasformato in banale gregario di mode o di esperienze altrui che nulla hanno a che vedere con la sua cultura e la sua storia. Anche Mirna ha affrontato il problema del “come” espressivo e, essendo dotata di abilità cospicue e di forte personalità, ha scelto una strada faticosa e complessa ma di straordinario fascino visivo. Il dipinto appare come uno schermo televisivo con l'immagine bloccata e in parte sfarinata. L'effetto pixel diviene straniante quando percepisci che non si tratta di eventi casuali ma di un' accuratissima e complicata operazione chirurgico/pittorica tendente ad una diversa interpretazione analitica del soggetto, quasi alla ricerca di un'anima celata all'interno delle forme. L'artista scansiona dunque parte dell'immagine alla ricerca del tutto e ce la ripropone, forma e colore, in tratti sequenziali di una didattica segmentata in perfette anatomiche geometrie. Noi, infatti, che per fortunoso e immeritato destino, viviamo circondati dalle più svariate forme del bello, non siamo neppure in grado di proteggerlo poiché non sappiamo (più) riconoscerlo. |