Il vento dei servizi continua a soffiare e a spingere l’economia italiana. Sembra essere questa la sintesi dell’ultima Congiuntura Confcommercio (guarda il link in pdf). Secondo il direttore dell’Ufficio Studi, Mariano Bella, ‘il quadro complessivo di questi primi mesi, pure non particolarmente dinamico, consolida l’impressione di un’Italia a due velocità. Se, da un lato, i servizi, soprattutto il turismo, confermano i positivi andamenti degli ultimi anni, dall’altro, l’industria continua a evidenziare qualche difficoltà nel lasciarsi alle spalle una lunga fase di stagnazione’. ‘In questo contesto – ha aggiunto il direttore dell’Ufficio Studi – è importante sottolineare il ruolo del turismo come propulsore di crescita, ruolo ancora gravemente trascurato nel dibattito pubblico. Le presenze turistiche confermano, anche a marzo, nonostante le importanti revisioni al rialzo effettuate sui primi mesi del 2023, un trend crescente, con una variazione tendenziale del +15,2%’. Aggregando i dati (provvisori) sul primo trimestre, la variazione rispetto al 2023 è del 7,6%, derivante da una crescita del 14,4% degli stranieri e dell’1,3% degli italiani (componente in forte accelerazione mese su mese). Anche tenendo conto dell’effetto delle festività variabili, è impossibile non registrare una forte espansione, con riflessi benefici sull’importante indotto della ristorazione e dell’accoglienza. Pil ‘rivisto’ al rialzo Quasi tutti gli osservatori nazionali e internazionali stanno rivedendo al rialzo le previsioni di crescita per l’Italia per il 2024, riportandole attorno all’1%. Le ultime indicazioni congiunturali ci portano a confermare una variazione del PIL nella media dell’anno in corso allo 0,9%. ‘La nostra stima di crescita per maggio – ha osservato Bella – è di una variazione del PIL dello 0,2% congiunturale che comporterebbe una variazione su base annua dell’1%. L’evoluzione dei primi cinque mesi è in linea con una crescita nel complesso del 2024 di poco inferiore all’1%’. Consumi ancora deboli Ad aprile 2024 l’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) ha evidenziato una crescita dello 0,1% rispetto allo stesso mese del 2023. L’incremento di aprile è sintesi di una crescita della domanda di servizi (+1,5% nel confronto annuo) a cui si è associata una flessione di quella di beni (-0,5%). ‘Il permanere di difficoltà sul versante della domanda di beni si legge anche dai dati destagionalizzati. La flessione dello 0,5% su marzo è sintesi di un calo dell’1,0% per i beni (imputabile in larga parte ad alimentari e carburanti) e di un aumento dello 0,4% per i servizi’….